Gestione 3D

Quale imprenditore può dire di avere tutto sotto controllo? Per quanto egli sia meticoloso, nel flusso del lavoro quotidiano c’è sempre il rischio che qualcosa gli “sfugga”. Questo dettaglio può significare: mancare scadenze mensili con i fornitori, avere l’impressione che  l’utile annuale non sia stato prodotto, non rinnovare una linea di credito con le banche.

Tale rischio si annulla solo analizzando l’impresa in tre dimensioni: economica, patrimoniale e finanziaria. E’ una questione di equilibrio: solo una gestione “tridimensionale” precisa ed efficace può tenere tutto sotto controllo, a lungo.

“Cash is King”

E’ il mantra di molti grandi manager. L’espressione “cash is king” ci ricorda, infatti, quanto possa riverlarsi miope puntare all’incremento di fatturato trascurando i margini dalle vendite o sbilanciando la situazione patrimoniale con investimenti il cui ritorno è a lunghissimo periodo.

Nemmeno l’utile è indicatore attendibile dello stato di salute di un’azienda. Un esempio? Pensiamo a un’azienda edile che produce molto utile nell’esercizio, ma poi non vende gli immobili. Può sembrare sana, invece va incontro a crisi finanziaria certa.

“Profit is an opinion, cash is a fact” è un’altra massima ben nota a chi fa impresa. Eppure, nonostante questa consapevolezza di fondo, molti imprenditori trascurano una attenta analisi finanziaria.

Prevenire è possibile

Quando si avvertono i sintomi, è tardi: la crisi è già in atto. Sappiamo, però, che è possibile diagnosticarla con ampio anticipo e intervenire.

Come? Ad esempio, con una corretta valutazione del margine di contribuzione, un corretto equilibrio tra capitale e mezzi terzi, una ragionata analisi del modello di business.

Queste analisi ci dicono molto della “qualità della vita futura” dell’azienda e sul “cosa fare” per mantenere o recuperare l’equilibrio economico-finanziario.

Gestire il cambiamento

Il contesto in cui ci muoviamo cambia sempre più velocemente, la globalizzazione, la tecnologia, la concorrenza, gli stili di vita mettono a dura prova attività che per decenni hanno interpretato un modello di business consolidato e stabile. Oggi risulta necessario ripensare e riorganizzare la gestione aziendale, capire se l’attività esercitata ha prospettive future, valutare se il passaggio generazionale possa avere senso e successo. L’improvvisazione o la scarsa reattività ai cambiamenti portano molto velocemente alla perdita di competitività. Risulta quindi indispensabile rileggere la gestione aziendale assistiti da consulenti in grado di applicare azioni di change management che coinvolgano la proprietà e le risorse umane.